Qualche settimana fa, ho voluto rispondere a dei commenti su un post rispetto alla “burocrazia” di noi home restaurant.
Voglio condividere con voi le informazioni su come io ho aperto Rito Paganico, perché aprire e gestire un home restaurant non è così banale e non è sicuramente fuori legge!
“[…] Anche noi come i “veri ristoranti” abbiamo obbligo, per la nostra zona (n.d.a.: non è uguale in tutta Italia), di produrre documentazione da depositare in comune (vedi scia) e presso l’ Asl di competenza, obbligo di attestato riguardo la normativa europea sull’ igiene nei luoghi dove si somministra cibo, e siccome le legge italiana permette di svolgere attività non professionale fino ad un reddito inferiore ai 5000€ possiamo farlo senza partita iva.
e poi: “[…] un’ altra piccola spiegazione, circa il numero di coperti: non esiste una indicazione di legge ma esclusivamente una prassi che attesta a 15 coperti il numero di clienti. Poi ripeto che con il carattere di un’ attività non professionale, eccezionalmente riusciamo a superare le 10 persone.”
In conclusione, per rispondere alla questione circa la burocrazia degli home restaurant, consiglio di rivolgersi al proprio comune per essere certi del deposito della scia.
Qualora servisse, dovete produrre questi documenti e avere queste informazioni:
- planimetria quotata della casa
- per la scia:
- documento identità
- codice fiscale
- dati catastali
- mq totali della casa
- mq dove effettuare l’attività di h.r all’interno della proprietà.
Serve un attestato professionale per l’HACCP.
Io ho scelto quello per responsabili delle attività, con il massimo di ore di formazione e il manuale di autocontrollo, poi per chi mi aiuta in cucina o nel servizio, quello di livello 1.
E attivare un’assicurazione contro terzi, visto che in casa mia c’è una scala per aggiungere il salone sono molto più tranquilla!
Se la partita iva, la dichiarazione redditi e la gestione amministrativa non fanno per voi, vi consiglio di prendere un appuntamento con un commercialista.
Per altre informazioni, spunti, e idee contattate Elisa, si occupa di Marketing Territoriale per i Borghi: