Il borgo di Paganico Sabino:

Paganico Sabino, è piccolo borgo di circa 150 abitanti, arroccato su uno sperone a nord-occidentale del monte Cervia, da cui la vista sul Lago del Turano regali dei bellissimi fiordi.
Alcune tracce della presenza di comunità organizzate sono forse riconducibili già al III° sec. avanti Cristo, in epoca pre-romana. I ritrovamenti sono relativi a materiali in terracotta riconducibili a tipologie votive già ampiamente attestate nei luoghi di culto dell’area centro-italica.
Con il termine Paganicum venivano chiamati i luoghi in cui erano presenti rovine di età romana.
Ipotesi confermata dal ritrovamento poco distante dal paese, nelle vicinanze del fiume Turano, del monumento sepolcrale della famiglia dei Muttini, chiamato “Pietra Scritta“.
Il monumento funerario, del tipo a dado, si può datare nella seconda metà del I secolo a.C.
Il paese è uno dei più antichi della Valle del Turano, già documentato nell’852 (Regesto Farfense).
Per maggiori informazioni rimando al sito della ProLoco da cui mi sono ispirata per queste poche righe

Il Lago del Turano:

Il lago realizzato nel 1939, è un bacino artificiale con un perimetro di circa 36 km, ha una profondità di poco meno di 70m. La diga che lo delimita è nei pressi dei borghi di Stipes e Posticciola.
Posticciola è proprio un piccolo cameo da visitare, vi consiglio il Museo a cielo aperto delle tradizioni contadine ed artigiane. Ottima scusa per passeggiare tra i suoi vicoli, e ammirare la vista della diga del lago.
Collegato al Lago del Salto per la produzione di Energia elettrica. E’ un bacino di acqua dolce dove poter fare il bagno, navigare con diversi mezzi, o fare sport acquatici estivi.